domenica 26 aprile 2009

GAETA - Speculazione o braccino corto?

Franco Schiano
Può accadere che sia la minoranza ad abbandonare l'aula quando la maggioranza da sola non è in grado di mantenere il numero legale. Raramente è capitato di vedere il contrario. E' accaduto intorno alle mezzanotte del 24, quando la maggioranza raimondina ha abbandonato l'aula del consiglio comunale di Gaeta, non permettendo il completamento della discussione dei rimanenti punti all'ordine del giorno.
“Non permetteremo alla minoranza di fare speculazioni politiche in funzione elettorale con argomentazioni populistiche” - hanno detto uscendo dalla sala consiliare, stupendo i pochi spettatori insonnoliti rimasti.
Ma quali erano gli argomenti che la maggioranza non ha voluto che si discutessero “per evitare speculazioni elettorali e populistiche”?
Restavano da discutere tre cose. Un punto, presentato dalla stessa maggioranza, sulla ZTL di Gaeta centro storico; un primo ordine del giorno, presentato dall'MDP (Gallinaro), sul “Piano d'intervento del diritto allo studio”; un secondo odg, presentato dal gruppo misto e dal PD(Vecchio,Laselva, Rosato) riguardante il famoso e discusso aumento del 10% delle indennità di funzione degli amministratori comunali Non è plausibile che pensare che una “speculazione politica” potesse arrivare nè tramite la discussone del odg presentato da Gallinaro su una legge regionale, né tantomeno sull'argomento della ZTL, ritenuto importante dall'amministrazione, tanto da aver indetta il giorno prima apposita riunione con le forze economiche del centro storico. Rimane per esclusione e per logica il terzo odg, con il quale i consiglieri Laselva, Vecchio e Rosato, sostanzialmente chiedevano di devolvere a favore dei terremotati d'Abruzzo tutto l'ammontare di un anno degli aumenti delle “indennità di funzione” di Sindaco, assessori, presidente del Consiglio e consiglieri, che la giunta ha elevato del 10% con le delibere n.31 e 51.
Insomma un concreto aiuto di oltre 26.000 euro come gesto concreto di solidarietà della città di Gaeta in favore di una popolazione duramente colpita. Discuterla e non approvarla sarebbe stato un clamoroso autogol. Rinunciare agli aumenti forse doloroso. Meglio rimandare e gridare alla “speculazione politica”.

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