giovedì 26 marzo 2009

Terracina ambiente nel caos

Francesco Avena
Terracina Ambiente, le campane della differenziata colme di rifiuti e il silenzio sul piano Santoro: tutti i problemi irrisolti di un servizio sofferente. Oggi è prevista una nuova assemblea dei soci per la nomina dei nuovi consiglieri d’amministrazione di parte pubblica. Quelli cioè che rappresentano il Comune di Terracina, in possesso della quota di maggioranza nella società mista. Non trapelano indiscrezioni su chi possa essere nominato al posto dei tre dimissionari di dicembre: il presidente Alfonso Cangiano, i consiglieri Orlando Bagnariol e Gianni Aiello. Paradossale che una società, già in difficoltà economiche e incapace di offrire alla città un servizio sufficiente, abbia fatto passare tutto questo tempo prima di nominare i nuovi membri del CdA. Ma si sa, con una crisi politica in atto, cose del genere possono slittare ad altro tempo. Sono voci, ma sembra che anche l’assemblea convocata per oggi potrebbe essere rinviata. Fatto sta che da tre mesi a questa parte la Terracina Ambiente è rimasta priva del suo organo decisionale. Senza un presidente e i consiglieri di parte pubblica non si è potuto procedere a delibere. Sempre in attesa che una nuova nomina sopperisse ai posti lasciati vuoti dai tre dimissionari. Dai fatti amministrativi a quelli legati all’utenza. Che, sebbene scoraggiata e con una bolletta rilevante, continua in qualche caso a differenziare i propri rifiuti. In questi ultimi giorni la gran parte delle campane e dei cassonetti destinati alla raccolta differenziata si sono riempiti di immondizia oltre i limiti. I contenitori non vengono svuotati e i cittadini continuano a gettare i propri rifiuti a terra. Altri preferiscono invece gettarli nei cassonetti tradizionali, di fatto annullando gli effetti della raccolta. Pare che all’origine del mancato servizio ci siano le convenzioni non rinnovate con la discarica che si occupa dell’imballaggio e recupero dei materiali differenziati. Con il pericolo che, per ripulire strade e cassonetti, presto i netturbini facciano anche dei rifiuti differenziati un unico calderone da spedire alla discarica Indeco, quella in cui finisce tutta l’immondizia. Con buona pace per la differenziata e per lo sforzo dei cittadini che separano i rifiuti. Al momento attuale a soffrire di più sono i settori di plastica e vetro. Mentre per il cartone la raccolta sta procedendo senza intoppi. Un danno per i molti cittadini che ogni giorno provano, senza campagna di sensibilizzazione, senza il servizio porta a porta, in altre parole senza tutto quello che il piano Santoro prevedeva e che non è mai stato messo in pratica, a differenziare i propri rifiuti.

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